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I diversi tipi di vetro utilizzati negli orologi

I vetri degli orologi sono un argomento sicuramente complicato, e questo articolo è da intendersi soltanto come una panoramica generale. Nella costruzione degli orologi, e quindi anche degli smartwatch e degli ibridi, vengono utilizzati diversi tipi di vetri, e ciascuno di essi presenta vantaggi e svantaggi, ma ci sono alcune proprietà generali che si applicano a tutti, e che in qualche modo li accomunano. A livello base, essi devono essere in grado di assorbire l'usura generale derivante dall'uso quotidiano, e quindi devono essere resistenti; ma allo stesso tempo devono anche essere trasparenti e ridurre al minimo la quantità di riflessi che l'occhio degli utilizzatori vedrà quando essi controllano l'ora. Qui di seguito elenchiamo i principali tipi di cristalli (o vetri) per orologi disponibili oggi sul mercato, e come essi siano in grado di proteggere i vostri orologi.

La durezza del vetro degli orologi viene comunemente misurata secondo la scala Vickers; la prova di durezza viene eseguita mediante l’ausilio di uno strumento chiamato durometro che applica carichi diversi e scelti in base alle norme di riferimento ad un campione opportunamente preparato; il carico viene applicato attraverso un penetratore di diamante a forma piramidale.
Il valore di durezza si effettua misurando le dimensioni dell’impronta lasciata dal penetratore sul campione dopo aver impresso il carico per un tempo controllato.




Vetro acrilico (anche conosciuto come vetro esalite, o più comunemente, Plexiglas)
durezza media: 500 Vickers

Chimicamente conosciuto come Poli-Metil-Metacrilato (PMMA), è l'alternativa più economica al vetro comunemente inteso;  è conosciuto con vari nomi commerciali ma quelli più frequenti sono Plexiglas o Plexiglass (entrambi Marchi Registrati della Arkema), ed altri, meno comuni, sono Perspex o Esalite.

I vantaggi del vetro acrilico/plexiglass sono:

  • l'economicità;
  • la leggerezza, anche se questa, nell'ambito dell'orologeria, non costituisce motivo di particolare interesse;
  • la faciltà di lavorazione (costruire un vetro curvo è assai più costoso);
  • l'elasticità, proprietà assai apprezzata negli orologi subacquei; l'essere "elastico", permette di sfruttare a proprio vantaggio la pressione dell'acqua, creando una specie di effetto "guarnizione" a vantaggio della tenuta stagna;
  • la trasparenza: riesce a trasmettere fino al 92/93% della luce che l'attraversa.

I principali svantaggi, invece, sono:

  • E' più "tenero" rispetto al vetro minerale, e quindi si graffia con estrema facilità; tuttavia, togliere righe e modestissime scalfitture non è così problematico come quanto avviene nel vetro. Naturalmente, l'operazione è possibile solo per pochissime volte: il processo di lucidatura sottrae materiale ed assottiglia lo spessore del vetro, e questo avviene in funzione anche di quanto siano profonde la scalfitture/righe;
  • Si deforma se esposto al calore;
  • l' "invecchiamento" ("cristallizzazione", che si manifesta con microfratture nella struttura, visibili anche ad occhio nudo) e l'ingiallimento alla luce solare.

Esempi di Brand che lo utilizzano: è risaputo che marchi come Rolex e Omega usano il vetro acrilico per via delle sue proprietà specifiche. Quando si rompe il vetro acrilico, non si frantuma ed è per questo che per la maggior parte della linea sportiva Rolex è stato usato questo materiale. Omega ha persino scelto questo materiale per il suo orologio Speedmaster che è andato sulla luna, per evitare che, in caso di rottura dell’orologio, delle schegge di vetro potessero galleggiare nello spazio.

Vetro standard o "minerale"
durezza media: 500/800 Vickers

E' il vetro normale, ordinario, quello ricavato dalla fusione del biossido di silicio, e viene montato sulla stragrande maggioranza degli orologi. Durante la lavorazione viene sottoposto ad un trattamento di tempra (tant'è che spesso si parla di "vetro minerale temperato"), che permette al vetro di aumentare la durezza e la resistenza alla pressione, agli agenti chimici e all'usura di tutti i giorni, raggiungendo generalmente il livello di 680 sulla scala Vickers (ma si può arrivare anche fino a 800).
Ha una discreta resistenza ai graffi ed agli urti; in caso di righe si può tentare di ripristinarne l'aspetto, usando ossido di cerio oppure paste abrasive/diamantate; in alternativa, sostituzione con spesa modesta.

I suoi pregi sono:

  • economicità;
  • faciltà di produzione;
  • buona trasparenza (Arriva a trasmettere fra il 90 ed il 92% della luce che lo attraversa).




Vetro zaffiro o cristallo zaffiro
durezza media: 2200 Vickers

Questo materiale viene impiegato solitamente per fabbricare orologi di lusso, o comunque di fascia alta (sia per quanto riguarda la qualità che il prezzo). Nell'orologeria, a differenza di altri settori, non si impiega lo zaffiro naurale (Al2O3, ossido di alluminio) ma quello artificiale (prodotto da un materiale sintetico, il corindone, che presenta le stesse proprietà fisiche della pietra naturale), la cui origine industriale si colloca nei primi anni del '900.
Nella scala Mohs ha un indice di durezza pari a 9 (1800-2200 scala Vickers), e può essere rigato solo dal nitruro di boro e dal diamante; per questo può essere lavorato soltanto con utensili in diamante.
Il vetro zaffiro è indistruttibile, esente da impurità e completamente trasparente, con buona resistenza meccanica e chimica, ed è virtualmente inscalfibile.
E' il più duro tra i vetri per orologi.
Il vetro zaffiro ha molti altri vantaggi rispetto al vetro minerale ed all'acrilico:

  • è completamente trasparente;
  • Mantiene inalterata la sua lucentezza;
  • essendo molto resistente, può essere più sottile, contribuendo così alla sottigliezza dell'orologio.
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